1927 – 1928
La sede del credito romagnolo veniva descritta da Mussolini, nell’appunto a lato del progetto, come “sobrio, elegante al tempo stesso”.
Nel suo stile neocinquecentesco, l’edificio sembra ignorare totalmente il linguaggio architettonico ormai predominante nella linea progettuale apportata da F. Di Fausto negli altri edifici di Predappio.