Progetto di Florestano Di Fausto
1926-1927
L'edificio fu ampliamente trasformato tra il 1926 e il 1927 dall'architetto Florestano Di Fausto che intervenne modificando l'aspetto rurale con l'aggiunta della torre dell'orologio.
Prima della trasformazione in sede comunale, l'edificio già esistente venne utilizzato abitazioni per famiglie indigenti e come scuola elementare nella quale insegnava la madre di Benito Mussolini, Rosa Maltoni. Nulla si sa della storia dell'edificio precedente a questo periodo, se non che il toponimo "Varano" è di origine romana.
Palazzo Varano divenne sede comunale nel 1927 con un decreto regio che assegnò alla borgata la denominazione di Predappio Nuova e Mussolini stesso provvide a proprie spese all'acquisto degli oggetti d'arredo. Successivamente venne sistemata l'area circostante attraverso la realizzazione di una scalea e di una sinuosa strada carrozzabile che delimita un ampio giardino, al centro del quale compariva, in asse all'edificio, un grande fascio littorio.
Il piano terra è costituito da un grande androne centrale coperto da ampie e distese arcate e qui si trovavano gli uffici dell'esattoria delle tasse sui consumi, della guardia municipale e l'appartamento del portiere; salendo uno scalone di pietra si accede alla grande sala del consiglio che si alza fino all'intradosso del tetto; all'interno di questa sala erano presenti numerose raffigurazioni di fasci littori: su sedie, muri e pavimento, che però sono state cancellate dopo la morte di Mussolini.
Il terzo livello doveva essere invece destinato ad altri servizi pubblici e servire come alloggio del segretario comunale.